La responsabilità verso il fine vita dei prodotti

La fase finale del ciclo di vita di un prodotto è chiamata End Of Life (EOL): in questa fase un prodotto non è più in grado di svolgere la funzione per cui è stato realizzato ed è quindi destinato a essere smaltito.

Un chiaro esempio dell'impegno di Prysmian in termini di responsabilità verso il fine vita dei prodotti è la rivoluzionaria tecnologia P-Laser, che il Gruppo ha lanciato e sta sviluppando sin dai primi anni 2000. Questa tecnologia, che utilizza esclusivamente materiali termoplastici per l’isolamento dei cavi, offre infatti i suoi vantaggi più interessanti nella fase di fine vita del ciclo del prodotto, in quanto è possibile riciclare il 100% dei materiali che compongono il cavo, compresi gli strati di plastica.

Questa tecnologia garantisce anche un processo produttivo efficiente, caratterizzato da un ridotto consumo di elettricità e un risparmio energetico. La totale assenza di trattamenti di degassaggio previene le emissioni atmosferiche, riducendo l'impatto ambientale dell'intero processo. La produzione di cavi a media tensione richiede inoltre un sito di produzione di dimensioni ridotte e quindi una minore occupazione del suolo. Tuttavia la caratteristica più significativa di questa tecnologia rimane la totale riciclabilità dei materiali polimerici, con conseguenti benefici in termini di impronta di carbonio.

 

Contrariamente ai cavi con isolamento in XLPE, il materiale isolante maggiormente utilizzato oggi nel settore dei cavi, questa tecnologia offre la possibilità di riciclare il 100% dei materiali di cui è composto il cavo.

Attualmente l’uso della tecnologia P-Laser è ormai consolidato per i cavi a media tensione, con oltre 90,000 km di cavi installati in Italia e nei Paesi Bassi. Questa tecnologia è stata inoltre validata per essere applicata ai cavi ad alta tensione in corrente alternata (HVAC) e qualificata per i più elevati livelli di isolamento dei sistemi ad alta tensione in corrente continua (HVDC), fino a 600 kV, con 1,200 km prodotti. È stata infatti scelta per il progetto del più grande sistema in cavo terrestre ad alta tensione in corrente continua (HVDC) mai realizzato (i German Corridor), per il quale circa metà della lunghezza del cavo è in fase di produzione nella versione con tecnologia P-Laser.

È in fase di sviluppo l'estensione della tecnologia P-Laser anche ai cavi a bassa tensione, in modo da applicare l’isolamento termoplastico all’intera gamma di cavi per la trasmissione di energia.

 

 

A fine 2024 Prysmian ha utilizzato nel proprio portafoglio prodotti l’86,7%* di materiali potenzialmente riciclabili a fine vita, mentre la restante parte è costituita da materiali che, non potendo essere reinseriti nel ciclo produttivo, sono destinati allo smaltimento (discarica od inceneritore).

 

*escludendo il contributo dell’acquisizione di Encore Wire, per la quale le informazioni non sono ancora completamente integrate nell’ambito del calcolo di questo KPI

DESIGN TO COST

Un altro esempio concreto dell’impegno di Prysmian nell’ambito della responsabilità verso il fine vita dei prodotti è il programma Design To Cost.

Questo programma consiste in un approccio olistico basato su un minore TCO (costo totale di proprietà) dei materiali e un processo a 360° che considera progettazione, standard/specifiche, materiali, ingredienti, processi/instradamento dei cavi, mescole e benchmarking dei competitor esterni.

Questa attività, unitamente alla costante razionalizzazione delle famiglie di prodotti, rappresenta una metodologia volta a ridurre i costi di produzione, sia in fase di sviluppo di un nuovo prodotto sia in fase di reingegnerizzazione di un prodotto già esistente, attraverso l’uso dei materiali migliori, l’adozione di processi efficienti e l’implementazione di progetti innovativi. L’ottimizzazione della progettazione porta inoltre a una riduzione dei volumi da trasportare e distribuire, consentendo così di ridurre l’impatto ambientale e diminuire in maniera significativa gli effetti anche del punto di vista logistico.

Questa attività ha un impatto rilevante sul fine vita dei prodotti in cavo in quanto riduce significativamente la quantità di materiali da smaltire (come rifiuto o possibilmente attraverso il riciclo) e le attività/il consumo di energia necessari per lo smaltimento dei cavi.

Il 2024 ha segnato un traguardo record per il programma Design to Cost (DTC), con un valore di ben 61,4 milioni di euro. Questo successo è stato trainato dalla crescita del fatturato del Gruppo e dalla solida collaborazione interfunzionale tra i team di Ricerca e Sviluppo, Acquisti e Operations. È stato un anno straordinario, con efficienze realizzate in tutti e quattro i nostri segmenti chiave (Trasmissione; Elettrificazione; Reti Elettriche; e Soluzioni Digitali).  Il programma DTC ha svolto un ruolo cruciale nel mitigare le inefficienze dei costi variabili e nel migliorare significativamente la competitività dei nostri prodotti in diversi segmenti.

SOSTANZE ESTREMAMENTE PREOCCUPANTI (SVHC)

Nel quadro di una normativa sempre più stringente sull’uso di alcune sostanze particolarmente pericolose, le cosiddette sostanze estremamente preoccupanti (SVHC), e le sostanze soggette alla Direttiva RoHS, Prysmian ha definito e implementato azioni volte a ridurre al minimo o eliminare gradualmente tali sostanze con l’obiettivo di prevenire sia il loro trattamento all’interno della supply chain sia la loro presenza nel flusso finale dei rifiuti, ossia in fase di smaltimento dei prodotti, rendendoli maggiormente riciclabili a fine vita, con conseguenze complessivamente positive sia per l’ambiente sia in termini di sicurezza del prodotto.

In quest’ottica Prysmian sta completando l’implementazione di un sistema automatico di tracciamento della possibile presenza di queste sostanze nei suoi prodotti finali e al contempo sta procedendo alla loro graduale eliminazione in un numero crescente di prodotti, incluse le sostanze il cui uso non è ancora vietato pur figurando tra le sostanze estremamente preoccupanti. Nel 2024, i ricavi associati ai prodotti contenenti sostanze presenti in questo elenco ammontavano complessivamente al 10-20% dei ricavi totali (posizionandosi nella parte bassa di questo intervallo), con l'impegno di sostituirli entro il 2028.

L’impegno di Prysmian per la sostituzione delle sostanze pericolose

Prysmian è impegnata in un approccio proattivo e responsabile nella gestione delle sostanze chimiche, in linea con i principi di sostenibilità e tutela della salute, che sono alla base della propria strategia. In particolare, l’azienda collabora attivamente con le principali industry associations, come Europacable e Cefic, per identificare e sviluppare alternative alle sostanze pericolose. Questo impegno si traduce anche in un contributo diretto del budget del team R&D del Gruppo, destinato specificamente a progetti di sostituzione o eliminazione graduale di sostanze classificate come pericolose, incluse quelle presenti nella lista SVHC di ECHA.

Prysmian adotta un approccio “timely and conservative” nell’aggiornamento continuo della propria analisi delle sostanze SVHC, integrandole nei propri processi aziendali. Il programma di sostituzione è reale e strutturato, con un obiettivo temporale fissato al 2028, ad eccezione della parte relativa alla sostituzione del piombo metallico in applicazioni sottomarine, che si riferisce esplicitamente alla sostituzione, considerata la leva più concreta e duratura per una transizione sicura verso materiali alternativi.

Per quanto riguarda la rendicontazione dei progressi in vista degli obiettivi da raggiungere, sulla base delle azioni intraprese e descritte di seguito, l'azienda è in linea con il piano previsto per conseguire gradualmente il target.

Casi applicativi e progetti in corso

La soluzione lead-free per le guaine in piombo nei cavi terrestri estrusi è stata sviluppata e completamente qualificata fino alle massime classi di tensione (400 kV AC, 525 kV DC). Inoltre, sono in corso attività di R&D per soluzioni innovative nelle applicazioni sottomarine, basate su barriere ermetiche con metalli alternativi, materiali completamente polimerici o configurazioni ibride. Tuttavia, l’assenza di standard internazionali riconosciuti rappresenta ancora una sfida per la qualifica di queste soluzioni, rallentandone il programma di sostituzione ed eliminazione.

È in corso un progetto con il fornitore dei coating per sostituire il TPO con sostanze alternative. Diverse formulazioni sono attualmente in fase di valutazione, a partire dagli strati più esterni del sistema di rivestimento della fibra ottica, considerati meno critici.

Prysmian limita l’uso dei PFAS alle versioni polimeriche, considerate meno pericolose rispetto alle molecole fluorurate di piccole dimensioni. Nonostante in alcune applicazioni (es. aerospazio, difesa, resistenza chimica) non siano ancora disponibili tecniche alternative valide, l’azienda sta attuando un piano concreto di eliminazione, dove possibile, con le seguenti azioni principali:

1. Rimozione degli additivi di processo a base PFAS;

2. Riduzione dei materiali isolanti PFAS nei cavi multimediali ritardanti di fiamma;

3. Implementazione di un sistema di tracciabilità, per identificare e monitorare la quantità e il tipo di PFAS presenti nei cavi.

È in corso un piano per l’eliminazione graduale dell’uso di MCCP come plastificante nei composti PVC, sia in Europa che a livello globale. Per raggiungere tali target, sono in corso valutazioni sia su alternative bio-based che di passaggio a catene più lunghe di MCCP (non incluse nella Reach Regulation).

Lo sviluppo di mescole isolanti senza piombo per l’isolamento dei cavi è in fase avanzata e la qualifica sarà completata entro la fine del 2025 con estensione anche ai cavi sottomarini e terrestri a media e alta tensione. L’applicazione è in fase di estensione ai componenti di rete per cavi MV e HV, che entreranno in una fase di pre-qualifica entro fine 2025.

Metodologia semplificata di Life Cycle Assesment (Carbon Footprint & Riciclabilità potenziale)

I risultati dell’LCA semplificata condotta su tutti i cavi possono essere calcolati tramite Common Analisi (CA), il tool di progettazione che contiene le informazioni di design per tutti i nostri prodotti. A tal fine, la procedura da adottare è la seguente:

1. Selezione dei dati di emissioni:

  • emissioni atmosferiche delle materie prime dei cavi (per kg di materiale);
  • emissioni atmosferiche derivanti dal consumo elettrico degli stabilimenti Prysmian (per kWh);

2. conversione dei dati di emissioni di CO2 equivalenti, in fattori di emissione per i materiali e per l’energia elettrica a livello nazionale;

3. Applicazione per ogni materiale di un flag relativo alla potenziale riciclabilità, o meno, a fine vita;

4. inserimento dei dati di emissione rilevanti all’interno di Common Analisi, dopo aver implementato nel sistema la funzionalità per calcolare le CO2eq per km di cavo basata sul seguente calcolo:

  • quantità dei materiali dei cavi moltiplicata per i relativi fattori di emissione di CO2eq (emissioni relative a tutti i materiali utilizzati per la produzione dei cavi);
  • quantità di kWh consumati per cavo moltiplicata per il fattore di emissione di CO2eq dato dall’elettricità (energia elettrica relativa a tutte le fasi di produzione del processo di realizzazione del cavo);

5. per ogni analisi di cavo effettuata in CA il sistema produce in output la CO2 relativa al cavo in questione, in aggiunta ad altre informazioni, quali: design, costo, etc;

6. per ogni analisi di cavo condotta in CA, il sistema fornisce le informazioni relative alla riciclabilità potenziale dei materiali utilizzati per la produzione del cavo stesso.

L'approccio di Prysmian per il calcolo del Life Cycle Assessment (LCA)

Il Lyfe Cycle Assessment in Prysmian viene condotto su prodotti specifici, dietro richiesta di "Certificazioni Ambientali di Prodotto" (EPD) avanzate da parte dei clienti nel contesto di gare d'appalto o a partire da iniziative interne per coprire tali prodotti con gli stessi EPD. Di fatto, lo studio LCA è la base dell'EPD, pertanto le attività di LCA di Prysmian sono principalmente finalizzate all'ottenimento di EPD certificate con alcune rare eccezioni. In ogni caso, le LCA in Prysmian sono sviluppate in conformità alla norma ISO 14040 e alle norme più specifiche che regolano le EPD, in particolare ISO 14025, EN 50693, EN 15804, PCR degli Operatori di Programma . Le EPD di Prysmian sono poi pubblicate sul sito di tali Operatori di Programma che rilasciano le regole specifiche da seguire per le EPD dei cavi.